Die Unbändigen. Il diario del processo creativo è online su: Die_Unbaendigen.html
Jack Hauser, artista austriaco, si muove tra musica, performance, arti visive, cinema e design. Negli anni '80 studia musica elettro-acustica, Nel 1994 co-fonda il gruppo lux flux con cui gira in ambito internazionale sino al 2000. Dal 1999 progetta interventi performativi e visivi e opere sperimentali utilizzando diversi media sotto la sigla Wohnung Miryam van Doren. Ha lavorato a numerosi progetti coreografici collettivi con artisti come Philipp Gehmacher, Sabina Holzer, Anne Juren, Krõõt Juurak, Inge Kaindlstorfer, Barbara Kraus, Markus Schinwald, Oleg Soulimenko e altri. Dal 2005 Jack Hauser scrive per corpusweb.net, magazine su danza e la coreografia.
Satu Herrala, performer, coreografa e curatrice finlandese. Ha lavorato con diversi coreografi in Austria, Germania, Svizzera e Finlandia con produzioni del Tanzquartier Wien, brut Wien e Zodiak Centre for New Dance a Helsinki. I suoi lavori più recenti sono Nature Dances con Eeva Muilu, Anna Mustonen e Masi Tiitta, e Just Queens, drag show al femminile in collaborazione con Maija Mustonen e Go-go Dance Group Kuumat putket (Hot Pipes). Il suo lavoro curatoriale comprende DO TANK al Spielart festival di Monaco, Make Arts Policy in collaborazione con Public Movement, e la serie Sauna Lectures. Attualmente è direttrice artistica del Baltic Circle, festival internazionale di performance e teatro contemporaneo di Helsinki.
Sabina Holzer, performer, coreografa e scrittrice, vive a Vienna. Fa parte di vari progetti dei coreografi Robert Steijn, Vera Mantero, Fabian Chyle, Bilderwerfer, Toxic Dreams, Philipp Gehmacher, lux flux, Machfeld e Milli Bitterli. Dal 2007 scrive di danza e performance sulla testata internet corpusweb.net. Insegna movimento di ricerca e composizione al SNDO di Amsterdam, al Tanzquartier-Wien, al Konservatorium di Vienna, SEAD-Salzburg, e al ImPulsTanz. Organizza incontri interdisciplinari sull'intersezione tra teoria e pratica con Silke Bake, Hooman Sharifi, Jeroen Peeters, Sandra Noeth. Dal 2011 fa parte di Im_flieger, Independent Artists’ Association. Nel 2005 inizia a collaborare con l'artista visivo Jack Hauser. Fra le collaborazioni più recenti vi è la serie di salons Das fantastische Dritte (Im_flieger, Vienna), Auf Umwegen nach sich selbst (Schauspielhaus, Vienna), la performance partecipativa Grundeinkommenstanz (Image Tanz, Impulstanz Wien), il quartetto Die Unbändigen, e i progetti in collaborazione con Jack Hauser Go Mata Go e Der Die Das.
Jeroen Peeters scrittore, drammaturgo, performer e musicista, vive a Bruxelles. Da oltre dieci anni Peeters scrive di danza contemporanea, performance, arte e filosofia su media specializzati. Ha fornito contributi per pubblicazioni dedicate all'estetica di Jean-François Lyotard, alla teoria queer, al mostruoso, e al collettivismo dei Superamas. La sua ricerca si focalizza sull'attenzione, la conoscenza incarnata, la drammaturgia e lo sviluppo sostenibile. Interessato alla documentazione dell'eterogeneità dei 'linguaggi del fare', Peeters ha impostato un dialogo critico-artistico con diversi artisti tra cui Meg Stuart, su cui ha scritto Are we here yet? (2010). Dal 2002 co-dirige Sarma, laboratory for discursive practices and expanded publication within the field of dance and beyond. Il suo libro più recente, Through the Back: Situating Vision between Moving Bodies (2014), è una riflessione sullo statuto dello spettatore e della danza contemporanea come forza critica nei regimi visivi. Nel 2012 Peeters ha ricevuto per il suo lavoro di critico il Premio Dutch literature award Pierre Bayle. Nel campo della danza ha collaborato come performer e dramaturg con Julien Bruneau, Deufert+Plischke, Jack Hauser, Sabina Holzer, Martin Nachbar, Meg Stuart e Jozef Wouters.
venerdì 24 aprile > h 21.00 > Ex Ospedale dei Bastardini (sala nera)
Jack Hauser/Satu Herrala/Sabina Holzer/Jeroen Peeters (A/B/Fin)
Die Unbändigen
performance, prima italiana
Die Unbändigen, celebrazione di una comunità improbabile, è il nome di un progetto performativo collaborativo costruito su più media e occasioni: un esperimento di esplorazione e sviluppo di modi alternativi di vivere e di produrre attraverso processi collettivi. Partendo da background differenti, Jack Hauser, Satu Herrala, Sabina Holzer e Jeroen Peeters utilizzano le proprie pratiche artistiche, tecniche e discorsive come terreno di incontro. Die Unbändigen è un laboratorio mobile da cui guardare il mondo e dove raccogliere, analizzare e mappare materiali eterogenei (immagini, movimenti, suoni, storie, canzoni..). Questi materiali formano un raccolta di partiture, una sorta di songbook condiviso: repertorio utile per l'invenzione di nuovi linguaggi e la creazione di performance. Come un mazzo di tarocchi che conduce l'immaginazione in luoghi diversi, dove il desiderio e l'imprevisto crescono rigogliosamente. I gesti migrano, i codici culturali assumono nuove configurazioni. Die Unbändigen sono una folla eterogenea, una band instabile che ha i propri rituali e il proprio folklore, le proprie mitologie indisciplinate, tra Sun Ra, l'Art Ensemble of Chicago o il cinema etnografico-sperimentale di Maya Deren.
un progetto organizzato, ideato e performato da Jack Hauser, Satu Herrala,
Sabina Holzer, Jeroen Peeters
produzione cattravelsnotalone
con il supporto di Wien Kultur, Tanzquartier Wien, Im_flieger, ImPulsTanz,
Mumbling fish, Bains Connective, Sarma, WorkSpaceBrussels
con il contributo di INTPA - International Net For Dance And Performance Austria
del Tanzquartier Wien con fondi di BKA e BMEIA